Diciamo che lascia spiazzati molti fumettisti vedere cambi abbastanza visibili di mano tra un albo e l’altro. Però boh, non so, io trovo il design dei personaggi fenomenale, come anche il fatto che ogni artista aggiunga qualcosa di suo alla caratterizzazione base del personaggio. Ho visto che accade soprattutto con Delirio (che a-do-ro).
I personaggi che preferisco sono Morte e Lucifero, oltre a Sogno, ovviamente. Lucifero e Morte, se non erro, sono stati protagonisti di spin-off della saga. Ma ci sono anche una serie di personaggi-spalla meravigliosi, come il maggiordomo di Sogno, i già citati Caino e Abele. Bastet mi fa una tenerezza infinita.
Per quanto riguarda la narrazione, sì, hai ragione. Ma questo è tipico di Gaiman. O lo ami, o lo odi. Anche in American Gods o in Neverwhere (Nessun Dove, in italiano) pur prestandosi meno di una serie a fumetti a questo stile un po’, come dire, fumoso, dalla trama intricata e ballerina, non è che sia proprio tutto lineare. Anche nei romanzi per ragazzi, vedi Il figlio del cimitero (lo trovi qui http://www.outcast.it/paperback-12-storie-horror-con-neil-gaiman/) Gaiman ha un po’ un modo di raccontare poco lineare: fa balzi temporali,a lcuni episodi non sai bene come collocarli nella linea temporale… è il suo stile. Non per tutti. Non mainstream, diciamo così =)
